ILLUSTRATION MARTA BIANCHI
Il tratto di Marta Bianchi sa essere morbido e spigoloso, il suo percorso è poliedrico esattamente come lei.
Dopo aver terminato gli studi di psicologia, prende un’altra strada: quella dell’illustrazione, frequenta la scuola Officina B5, dove incontra i suoi futuri colleghi con cui condivide Picaro Spazio Creativo, a Trastevere nel cuore di Roma.
Le sue idee iniziano a prendere forma sulla carta stampata, pubblica per il magazine «Left» e per la rivista «Il Ventricolo»; inizia una collaborazione con la casa editrice Il Galeone e di recente con Tora Edizioni, per cui realizza una rivisitazione dei Tarocchi di Rider-Waite. Le sue tavole sono esposte in occasione del Bologna Jazz Festival e del Bilbolbul Festival, sempre a Bologna. Entra a far parte del gruppo delle illustratrici di Graphiste, la prima mostra italiana itinerante dedicata all’illustrazione al femminile.
Marta Bianchi unisce le tematiche sociali e intimiste allo studio del colore e della forma, che sviluppa unendo le tecniche più contemporanee a quelle più antiche. La serigrafia e l’incisione le aprono le porte della colorazione digitale e il disegno a matita è lo strumento per la rilettura dei classici. L’illustratrice romana nel suo lavoro ci spiega come non si possa rinchiudersi in una sola categoria.
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