Intervista a Krayon in occasione del vernissage di “Artisticalmass”
Pedalare in giro per il mondo, alla scoperta di nuove esperienze e forse anche di sé: c’è chi lo fa per agonismo, chi per passatempo, ma sta di fatto che chi va in bicicletta lo fa sempre per passione. È un legame forte, difficile da capire se non lo si vive, sicuramente fecondo. “Artisticalmass” è un progetto collettivo di artisti uniti dalla passione per la bicicletta: abbiamo incontrato uno dei suoi fondatori, Krayon, per farcene raccontare l’origine in occasione dell’apertura al pubblico della mostra dedicata alle loro opere.
Ciao Krayon! Ci racconteresti come nasce “Artisticalmass”?
Ciao, volentieri! “Artisticalmass”, nome del collettivo che abbiamo esteso alla mostra, nasce da un’idea mia e di Max, omino71, entrambi ciclisti: è un format artistico che tutti potrebbero replicare nella propria città. Il nostro augurio è infatti che questo progetto possa diventare tappa di un ideale Giro d’Italia: Roma è stata la prima città ma ogni artista può continuare altrove il progetto con lo stesso spirito. Intanto, per chi volesse conoscerci meglio, siamo attivi su Instagram (@artisticalmass), o sul sito www.urbikerz.it su cui è possibile trovare il programma dei prossimi eventi e scaricare il numero zero dell’omonima nostra fanzine.
Quanti artisti avete coinvolto?
Venticinque per questa prima tappa, non solo romani, tra loro c’è per esempio Andy Singer, amico e fondatore di “Artisticalmass”, che viene addirittura da San Francisco. Altri artisti sono di Milano o di Torino: non importa la città di provenienza, ma l’essere ciclisti. Tutti noi abbiamo all’attivo progetti passati, che la fanzine da noi ideata vuole raccogliere anche per evitare che il ricordo di essi vada perduto nel tempo.
E sulle tecniche utilizzate cosa ci dici?
Quanto alle tecniche e ai supporti abbiamo optato per la totale libertà, dandoci però delle linee guida. Una di queste è provare ad avvicinare ad opere tradizionali su tela, su carta, su formati da esposizione insomma, customizzazioni di componenti da bici come caschi e sellini. Un altro aspetto a cui teniamo molto è che ciascuno di noi contribuisca alla fanzine con racconti, illustrazioni e contenuti extra: perché l’opera racconta già molto dell’artista, questi contenuti d’autore invece lo contestualizzano anche nel panorama ciclistico facendo scoprire al lettore il suo personale approccio alla bicicletta.
Ovviamente un testo autoprodotto.
Sì, la fanzine è prodotta da noi, non è in vendita, ma è gratuita: si può scaricare liberamente dal nostro sito o se ne può ricevere in regalo, cartacea, una delle prime 100 copie, numerate e in tiratura limitata, venendo al vernissage in bici.
Arte e bicicletta, un connubio di vecchia data, possiamo dire.
Assolutamente, il connubio tra bici e arte nella storia ha visto tantissimi episodi, mi viene in mente per esempio la collaborazione tra Keith Haring e Cinelli, storico marchio di biciclette: quella volta è stato un produttore ad essersi affidato ad un artista. La bicicletta è un mezzo estremamente libero come libera è l’arte, per questo motivo moltissimi artisti hanno trovato naturale aderire al progetto.
Grazie mille Krayon, allora arrivederci ai prossimi appuntamenti!
Certamente! Per le prossime due settimane Up – Urban Prospective Factory ospiterà vari eventi sul tema: presentazioni di graphic novel, racconti, performance, lettura di testi, tutto incentrato sul mondo della bicicletta. Grazie a voi!
Intervista di Luigi Costigliola – luigicostigliola@yahoo.it