Up Factory è lieta di festeggiare l’inizio di una nuova stagione espositiva invitandovi ad un progetto totalmente dedicato al mondo delle illustrazioni intitolato “Filippo come i Gorilla”

Venerdì 25 Ottobre negli spazi della galleria UP Urban Prospettive Factory [Via Ciro da Urbino, 51 – Torpignattara] dalle 18.30 alle 22.00 si svolgerà l’opening della mostra che coinvolge sei artisti, protagonisti del mondo delle illustrazioni e ma anche dell’arte urbana: Rame13, Tittifruhwirth, Emanuele Olives, Lucangelo Bracci, Giulia Gardelli e Francesca Murgia.

Filippo come i Gorilla invita a soffermarsi sulla particolarità e l’importanza delle illustrazioni, forma d’arte molto antica, che realizza l’arduo compito di rappresentare visivamente un messaggio, una storia, una fantasia…espresse in un testo. 

Decodificare un messaggio, il contenuto di una storia quasi mai frutto della propria immaginazione e riscriverlo con i propri simboli ed il proprio linguaggio per renderlo fruibile da diverse angolature, amplificarne l’eco.

Giovanni Di Meglio, ha dato sfogo alla sua fantasia portando alla luce un racconto inedito, dolce, onirico, enigmatico, adatto a tutte le età. 

Ad ogni artista è stato dato un piccolo estratto del racconto per illustrarlo secondo la propria interpretazione. Nessuno sapeva cosa gli altri avevano immaginato e realizzato. In questo modo è nata una combo fatta di dodici illustrazioni inedite oltre ad una pubblicazione che testimonia il grande potere delle immagini e come ogni storia possa essere stravolta dall’interpretazione di ognuno di noi.

Ciascun artista esporrà i propri lavori, la propria ricerca e la propria cifra artistica. E se gli stili che li contraddistinguono sono tutti diversi, tutti nella loro arte sono accomunati dalla stessa passione, percepibile sia nelle opere esposte in galleria come in quelle realizzate durante tutta la loro carriera. 

L’inaugurazione è prevista Venerdì 25 Ottobre dalle ore 18.30 alle 22.00, mentre la mostra sarà visibile fino al 24 Novembre 2019.

Mostra a cura di Marta Di Meglio

Testo: Marta Di Meglio